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Liti fiscali pendenti, come presentare la domanda

Le liti fiscali pendenti sono una problematica molto complessa e complicata che coinvolge tutti i contribuenti che a causa di un errore del fisco, si trovano a dover difendere le proprie ragioni dinanzi il giudice competente. 

Il processo tributario inizia quando un contribuente si trova in disaccordo con l'Agenzia delle Entrate riguardo ad una richiesta di pagamento di imposte e/o tributi. Cosa succede in questo caso? Il contribuente può decidere di rivolgersi al Giudice Tributario, presentando apposito ricordo presso la Corte di Giustizia Tributaria.

Se quest'ultima decide con sentenza a favore del contribuente, l'Agenzia delle Entrate o L’Agenzia delle Entrate Riscossione può decidere di rinunciare al proprio ricorso o di presentarne appello contro la sentenza favorevole al contribuente. Finché la controversia non viene risolta definitivamente, la lite fiscale è considerata pendente.

In questo articolo facciamo chiarezza sulle liti fiscali e su come richiedere la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti. Continua la lettura per saperne di più!

Le conseguenze delle liti fiscali pendenti

Le liti fiscali pendenti possono avere conseguenze molto gravi per i contribuenti coinvolti. Ricordiamoci che, l'Agenzia delle Entrate può mettere in atto una serie di azioni per recuperare l'importo contestato, come l'iscrizione a ruolo per l'esecuzione forzata, l’ipoteca sui beni immobili e la vendita degli stessi, la revoca di agevolazioni fiscali, il fermo amministrativo su auto e moto e il pignoramento dei conti correnti, in tutti questi casi, il contribuente può essere costretto a difendersi dinanzi la Corte di Giustizia Tributaria.

Tutto ciò rende le liti fiscali pendenti una questione molto delicata. Per questo, se si è coinvolti in una lite fiscale, è sempre bene rivolgersi a un esperto contabile o a un commercialista che possa fornire consulenza e supporto.

Come richiedere la definizione agevolata delle controversie tributarie
​​La definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti rappresenta uno strumento di particolare importanza da parte dell’Agenzia delle Entrate, volto a favorire la definizione dei contenziosi tributari. In particolare, la definizione agevolata permette ai contribuenti di estinguere le controversie tributarie pendenti con l'Agenzia delle entrate-Riscossione a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle previste dalla normale definizione del contenzioso tributario. 

A chi è rivolta la definizione agevolata delle liti pendenti?

Le controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle entrate, pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio, possono essere definite con il pagamento di un importo indicato appositamente dalla normativa. Chi può presentare la domanda per la definizione agevolata delle liti pendenti 
La domanda per accedere alla definizione agevolata può essere presentata, per ciascuna controversia autonoma, da chi ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o da chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione. Per controversia autonoma si intende quella relativa a ciascun atto impugnato.

Possono essere definite in maniera agevolata solo le controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato entro il 1° gennaio 2023, data di entrata in vigore della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per le quali, alla data di presentazione della domanda di definizione agevolata, il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva.

Come si perfeziona la definizione agevolata

Entro il 30 giugno 2023 per ciascuna controversia autonoma deve essere presentata, mediante trasmissione telematica, una distinta domanda di definizione, esente dall’imposta di bollo, e deve essere effettuato un distinto versamento. Il suddetto termine è stato oggi spostato al 30 settembre 2023, termine ultimo per la presentazione dell’istanza di definizione agevolata.

La definizione si perfeziona con la presentazione della domanda e con il pagamento dell’importo netto dovuto o della prima rata entro il 30 giugno 2023. Se non ci sono importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda.

Compilazione ed invio del modello per richiedere la definizione agevolata per le liti tributarie pendenti

Il modello deve essere presentato esclusivamente per via telematica, direttamente dai contribuenti abilitati a Entratel o Fisconline o tramite i soggetti incaricati (DPR n. 322/1998).

I soggetti incaricati della trasmissione telematica sono obbligati a rilasciare all'interessato una copia cartacea del modello predisposto telematicamente, nonché copia dell'attestazione dell’avvenuto ricevimento dell’istanza da parte dell’Agenzia delle entrate.

Fino al 30 settembre 2023 è possibile inviare le domande per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, compilate mediante il software "Domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti". 

Per non incorrere in errori è sempre utile affidarsi a un professionista che possa visionare il materiale da inviare e gestire al meglio la pratica in modo da non subire ritardi e ottenere la definizione agevolata senza problemi. 

Lo Studio Legale Zarcone tra gli obiettivi si pone quello di assistere i propri clienti in maniera avvolgente e di costruire insieme a loro i presupposti per poter accedere alla definizione agevolata senza impedimenti avendo a disposizione la migliore soluzione per il cliente.