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Rottamazione-quater, i requisiti per non pagare le cartelle esattoriali

Anno nuovo e nuove regole. Con la nuova Legge Finanziaria (Legge 197/2022) arriva infatti la Rottamazione quater e un mini condono per le cartelle fino a 1.000 euro. 

Cosa vuol dire tutto questo? Andiamo con ordine.

Il Governo Meloni ha snellito gran parte dei debiti esattoriali, favorendo anche coloro che hanno un contenzioso fiscale o tributario in atto.

Infatti come si evince dalla legge di Bilancio 2023, cambieranno le carte in tavola per le cartelle esattoriali uguali o inferiori a 1.000 euro. Infatti, il governo ha disposto l’annullamento d’ufficio dei debiti esattoriali di piccolo valore.

La Rottamazione-quater e il mini condono delle cartelle esattoriali è un argomento diretto a circa 500 mila cittadini, su cui ricadono le nuove disposizioni che modificano ancora una volta le regole della Riscossione.  

Secondo quanto riportato nella legge di Bilancio 2023, lo stralcio totale delle cartelle esattoriali è delimitato alla specifica soglia di 1.000 euro. 

Per aderire alla “Definizione agevolata”, il contribuente debitore deve presentare una dichiarazione di adesione esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate Riscossione  entro il 30 aprile 2023, anche se, risulta decaduto dai benefici di altre precedenti  definizioni agevolate.

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Rottamazione-quater, quali debiti sono ammessi?

Saranno oggetto di Rottamazione-quater, tutti i debiti che sono stati affidati per il recupero all’Agente della riscossione, ora Agenzia delle Entrate-Riscossione, ex Equitalia, tra il 1° gennaio del 2000 e il 30 giugno 2022.

Possono essere oggetto di rottamazione i debiti riferiti alle imposte dirette dunque IRPEF, Ires o anche alle imposte indirette quali IVA, imposta di registro, ipotecaria, catastale, bollo auto, ecc. Sono rottamabili anche i debiti riferiti a tributi locali, dunque IMU, la vecchi TASI, la Tari, ecc., tuttavia per i crediti di competenza degli enti locali, questi ultimi hanno tempo sino al 31 Gennaio 2023, per adottare, con espressa delibera, l’adesione alla rottamazione quater.

Chi non ha pagato la Rottamazione-ter, può aderire alla Rottamazione-quater?

Possono essere oggetto di Rottamazione-quater, anche i debiti oggetto di precedenti rottamazioni o “saldo e stralcio” (art. 1, commi 184 ss., della legge n. 145/2018), anche se, con riferimento a essi, si è determinata l’inefficacia della relativa definizione agevolata.

Dunque, sì alla Rottamazione-quater per chi ha aderito e poi è decaduto dalla seguenti rottamazioni:

  • articolo 6, comma 2, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225;
  • articolo 1, comma 5, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172;
  • articolo 3, comma 5, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136;
  • articolo 1, comma 189, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;
  • articolo 16-bis, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

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Quindi la decadenza della vecchia rottamazione non compromette l’accesso alla nuova sanatoria delle cartelle.


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