Nell’era della globalizzazione, i confini economici sono sempre più sfumati. Aziende multinazionali e privati con grandi patrimoni possono facilmente trasferire redditi, beni o attività finanziarie in Paesi con regimi fiscali più favorevoli, riducendo così il carico fiscale nei Paesi d’origine. Questa dinamica ha reso l’evasione e l’elusione fiscale un fenomeno sempre più complesso da arginare. Come evidenzia l’OCSE nel suo progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), è fondamentale intervenire per tutelare le basi imponibili nazionali, evitando che le imprese sfruttino lacune legislative o doppie imposizioni a proprio vantaggio.
Per affrontare efficacemente queste problematiche, serve una maggiore cooperazione tra Stati. Accordi multilaterali, come quelli promossi dall’Unione Europea e dall’OCSE, mirano a garantire trasparenza fiscale, lo scambio automatico di informazioni e il rafforzamento delle regole contro i paradisi fiscali. L’introduzione della Global Minimum Tax e il perfezionamento delle direttive europee in materia di tassazione digitale rappresentano strumenti concreti per contrastare l’elusione. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipende anche dalla loro armonizzazione a livello nazionale, affinché le nuove regole non restino solo principi sulla carta.
In un contesto così dinamico e complesso, è fondamentale che imprese e contribuenti siano assistiti da professionisti esperti in diritto tributario internazionale. Lo Studio Legale Zarcone offre supporto strategico a chi opera in contesti cross-border, assicurando conformità normativa, ottimizzazione fiscale e prevenzione di rischi sanzionatori. Solo attraverso una gestione consapevole e trasparente della fiscalità internazionale è possibile affrontare con successo le sfide della globalizzazione e contribuire a un sistema economico più equo.
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