Separazione e divorzio, le nuove regole valide dal 2023

Ott 8, 2024

Gli istituti della separazione e del divorzio sono da sempre spesso confusi tra loro. In questo articolo faremo chiarezza e tracceremo le differenze sostanziali. Anche a seguito della riforma Cartabia sono cambiate alcune regole e tempistiche.

Scopriamo insieme come viene gestita adesso la separazione e il divorzio.

 

Separazione e divorzio: quali sono le differenze?

La separazione e il divorzio sono due processi legali che possono essere utilizzati da una coppia sposata per interrompere il loro matrimonio. Tuttavia, ci sono alcune importanti differenze tra i due. La separazione è un primo step che può essere fissato da una coppia sposata senza dover ottenere un divorzio. In molti stati, la separazione è vista come un modo per dare alla coppia un certo tempo per pensare a cosa fare del loro matrimonio. Non cambia legalmente il loro status matrimoniale, anche se può influire sulla determinazione della custodia dei figli. Il divorzio è un processo legale che può essere richiesto da una coppia sposata per porre fine al loro matrimonio. Il divorzio è un processo più complicato e può prendere più tempo. Il divorzio può comportare questioni come la custodia dei figli, l’assegnazione dei beni e l’assegnazione della responsabilità del debito. Una volta che un divorzio è stato ottenuto, il matrimonio della coppia è ufficialmente terminato, il che significa che non sono più legalmente sposati.

 

Al via la Riforma Cartabia

La riforma prevede un limite di 90 giorni per la prima udienza e un unico canale di giudizio, senza più il passaggio davanti al presidente e poi al giudice istruttore. In presenza di figli la competenza sarà del tribunale di residenza del minore, altrimenti quello di chi riceve domanda di separazione e divorzio.

La domanda potrà essere proposta dall’atto introduttivo della separazione, ma per sancire il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi. Con le nuove regole cambia anche l’organizzazione dell’attività difensiva, che dovrà concentrarsi prima dell’udienza iniziale.

 

Cosa prevede la nuova procedura per la separazione e il divorzio

Le nuove regole si applicheranno su tutti i procedimenti successivi al 28 febbraio 2023, mentre quelli già in corso continueranno a essere regolati dalle disposizioni precedenti la riforma.

Riguardo ai rapporti patrimoniali fra i coniugi, le richieste dovranno essere complete di domande, eccezioni e domande riconvenzionali sin dall’atto introduttivo, a pena di decadenza, incluse le richieste probatorie sui fatti costitutivi e sulle eccezioni. Oltre alla denuncia dei redditi, le parti dovranno anche depositare la documentazione sulla proprietà di immobili e veicoli, quote sociali, estratti conto bancari e finanziari degli ultimi tre anni. Potrà essere condannata al risarcimento la parte che omette di presentare al giudice le proprie reali condizioni economiche, al fine di pagare un contributo di mantenimento inferiore.

Con un quadro completo sin dalla prima udienza di comparizione, il giudice potrà emettere provvedimenti provvisori sul contributo di mantenimento e sull’affidamento dei minori.

In merito al divorzio, la domanda di scioglimento del matrimonio potrà essere proposta sin dall’atto introduttivo della separazione, in modo da concentrare gli sforzi probatori in un’unica attività istruttoria. Diversamente, sarà possibile riunire il procedimento di divorzio a quello di separazione, utilizzando gli atti istruttori del secondo anche per il primo. Per il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi.

 

Separazione e divorzio: nuove regole per chi ha figli

Assieme a tutti i documenti utili per presentare l’istanza, sarà richiesto anche un piano genitoriale, in cui vanno descritte le attività quotidiane che impegnano i minori – dalle attività scolastiche o sportive, fino a uno schema per gli incontri – così da consentire al giudice di decidere al meglio sui affidamento e diritto di visita.

Con le nuove regole, inoltre, il giudice potrà sanzionare la persona che accetta il piano genitoriale proposto, ma poi non si impegna a rispettarlo nei tempi e nelle modalità. Inoltre, è previsto un risarcimento nel caso in cui una delle due parti dovesse omettere al giudice le proprie reali condizioni economiche, al fine di pagare un contributo di mantenimento inferiore.

Per affrontare una separazione e un divorzio è sempre bene parlarne con un professionista. Ci sono molti aspetti da curare e tutelare per tutti i soggetti in campo. Lo studio legale Zarcone si occupa da anni di queste cause e può aiutarti e supportarti in questa difficile e complessa fase.

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