Il Figlio Biologico: Diritti e Riconoscimento nella Legge Italiana

Nov 18, 2024

Nel nostro ordinamento giuridico, il concetto di figlio biologico assume un ruolo fondamentale nel determinare i diritti e i doveri tra genitori e figli. Tuttavia, è importante comprendere come la legge italiana disciplina la filiazione, distinguendo tra figli legittimi, naturali, e, più recentemente, figli semplicemente definiti come “figli”. In questo articolo cercheremo di spiegare cosa significa essere un figlio biologico dal punto di vista legale, e quali sono i diritti di cui gode, alla luce delle recenti riforme normative.

Il figlio biologico nel Codice Civile

Nel nostro Codice Civile, la nozione di figlio biologico è stata profondamente modificata con la Legge n. 219/2012 e il D.lgs n. 154/2013, che hanno equiparato i figli “legittimi” (quelli nati all’interno del matrimonio) e i figli “naturali” (nati al di fuori del matrimonio). Oggi, la legge si riferisce semplicemente a “figli”, eliminando le precedenti distinzioni che potevano creare disuguaglianze tra i diversi tipi di filiazione.

L’articolo 315 del Codice Civile stabilisce che “tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico”. Questo significa che un figlio biologico, indipendentemente dal fatto che sia nato all’interno o fuori dal matrimonio, ha gli stessi diritti e doveri verso i genitori, e viceversa. I genitori, infatti, hanno l’obbligo di mantenere, educare, istruire e assistere moralmente i figli, in conformità con le loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni .

Il riconoscimento del figlio biologico

Il riconoscimento del figlio biologico è un passaggio cruciale per l’esercizio dei diritti reciproci tra genitori e figli. L’articolo 250 del Codice Civile consente al genitore naturale di riconoscere il figlio, sia prima sia dopo la nascita, purché tale riconoscimento non sia contrario all’interesse del minore. Se un genitore si rifiuta di riconoscere il figlio, la madre (o il figlio stesso, quando maggiorenne) può appellarsi al tribunale per il riconoscimento giudiziale della paternità o maternità.

Una volta effettuato il riconoscimento, il figlio acquisisce tutti i diritti connessi, come il diritto all’eredità (art. 456 c.c.), il diritto al mantenimento e al risarcimento danni in caso di violazione dei suoi diritti .

L’abolizione della distinzione tra figli legittimi e naturali ha sancito il principio di uguaglianza, stabilito dalla Costituzione e rappresenta un cambiamento epocale nel nostro ordinamento. È fondamentale per i genitori e per i cittadini essere informati su questi aspetti, affinché ogni figlio possa godere pienamente dei diritti che la legge gli riconosce.

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